Dalla Puglia ecco i murales hi-tech
Graffiti for Smart City

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GravinaDall’inizio del 2019 il controsoffitto di due linee della metropolitana di Chicago porta una firma italiana. Da Gravina in Puglia, quarantamila anime nell’Alta Murgia, grafici, designer e operai esperti nella lavorazione della resina hanno realizzato mosaici digitali belli da vedere e sostenibili da adottare. Un’idea imprenditoriale nata vent’anni fa nel cuore della provincia barese da parte di Salvatore Pepe.
L’azienda si chiama Mosaico Digitale e vede impegnati una quindicina di professionisti su commesse internazionali. Appassionato di pubblicità, Salvatore aveva iniziato con i cartelloni pubblicitari, per poi dedicarsi alle etichette per i mobili e infine arrivare al mosaico digitale. Una traiettoria di crescita per un mercato globale a caccia di belle idee italiane, come quelle dei mosaici in resina biobased 100% biodegradabili. «Abbiamo realizzato i banconi di Eataly e tantissimi allestimenti per interni e per esterni resistenti a qualsiasi agente atmosferico e composti con materiali bio che li rende eco-sostenibili», racconta Mariangela Pepe, 24enne figlia di Salvatore, nata ad Altamura e oggi divisa tra Gravina e Milano. Mariangela è la seconda generazione d’impresa, in tasca una laurea in marketing e un master in management e nella testa un’intuizione geniale. «Ho pensato che l’arte del mosaico potesse trovare un approdo nel murales», racconta Mariangela. Così ha messo in piedi lo spin-off Graffiti for Smart City impegnato a riqualificare le periferie creando mosaici intelligenti in resina biobased 100% biodegradabili. Ma attenzione: dietro ai mosaici si celano smart wall dotati di tecnologia 5G che consentono ai cittadini di connettersi con i propri smartphone per ricevere ogni tipo di informazioni e utilizzare servizi digitali di prossimità. «A Foggia abbiamo realizzato un murales insieme ad Oliviero Toscani: il maestro ci ha inviato una sua fotografia e noi abbiamo realizzato mosaici in resina. Dietro all’opera c’è una centralina tecnologica che consente di consultare operatori virtuali che danno informazioni sul luogo, oltre all’hot spot per tecnologia wi-fi», precisa Mariangela. Murales hi-tech e sostenibili.
Oltre a Foggia la startup innovativa ha realizzato un murales smart a Milano Porta Genova e in un hotel di Aosta, con un’opera di Chicco Margaroli. «Abbiamo notato come il graffito sta rivoluzionando il destino di alcune zone anche disagiate. D’altronde i murales sono sempre stati associati ad un messaggio rivoluzionario e quindi abbiamo pensato che i graffiti, uniti ai servizi, sarebbero stati un punto vincente. Ciò che rende differente la periferia dal centro urbano è proprio l’assenza di servizi. Quindi l’arte può venire in soccorso e portare la città dove ancora non c’è», dice Mariangela. Radici ben piantate nella propria terra e cuore in viaggio nel mondo. «Per me la mia Puglia è vita, famiglia, tutto. Avendo a disposizione la tecnologia siamo riusciti a restare qui e a lavorare ovunque, con tempi di produzione e consegna brevissimi».
Questo articolo è uscito su Metro il 4 Dicembre 2019 a firma di Giampaolo Colletti