Dalle Marche al mondo intero, quel design che arreda la casa
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CastelfidardoL’ascolto del mercato e la sana ossessione per le esigenze dei clienti. Questa la ricetta vincente di un brand marchigiano di casalinghi dal design accattivante e dall’utilizzo di tecnologie innovative come il bimateriale. Oggi da Castelfidardo grazie ad Amazon Omadadesign riesce e vendere in cinquanta mercati nel mondo. Leggi la sua storia nella seconda puntata di questo viaggio nel Made in Italy che punta sul digitale: dieci storie dai partner di vendita italiani che hanno deciso di vendere su Amazon raccontate per la community dei wwworkers.
Avere il coraggio di cambiare, partendo dall’ascolto del mercato, dei clienti, dei fornitori, dei collaboratori. «Perché mettendosi in ascolto per davvero si scoprono un sacco di cose su ciò che sei e come i clienti ti percepiscono. L’ascolto è ossigeno per chi fa impresa: dico sempre che bisogna passare dall’io so all’io ascolto», afferma Alessio Adamo, imprenditore 47enne nato ad Ancona, fondatore dell’azienda Omadadesign. Il coraggio di Alessio è anche nelle scelte che ha fatto, mettendosi in ascolto. «Dopo il diploma al liceo scientifico ho intrapreso il percorso imprenditoriale insieme a mio fratello, che oggi ha 49 anni. Abbiamo intercettato un cambiamento del mercato: la nostra azienda di famiglia da sempre si è dedicata alle bomboniere con macchinari hi-tech all’avanguardia. Quando il mercato stava virando verso altro ci siamo messi in ascolto e abbiamo puntato alle liste nozze. E poi ancora nel mercato medio-alto dei componenti per la casa», ricorda Alessio, che ha passato anni in officina, impegnato a fare stampi per prodotti innovativi. E che ha anche introdotto sei anni fa in azienda la figura del commerciale digitale.
Oggi Omadadesign è una delle eccellenze nella produzione di casalinghi di design. L’headquarter è a Castelfidardo, meno di ventimila anime nella provincia di Ancona. Qui il team composto da quarantadue collaboratori lavora per proporre soluzioni innovative, puntando su nuovi mercati.
«Siamo grandi artigiani del marchigiano e la nostra anima artigiana non l’abbandoneremo mai. Siamo innamorati di quello che facciamo e restiamo sempre ancorati alla nostra realtà. Siamo specchio dell’imprenditoria locale che è fatta di persone, di valori, di autenticità. Per noi è strategico l’ampliamento estero ed ecco l’alleanza con Amazon», racconta Alessio. Le tendenze del mercato e ciò il consumatore chiede, anche utilizzando nuovi canali digitali: così Omadadesign nel 2020 ha registrato il 25% del fatturato sull’online e su Amazon. «Soltanto tre anni fa la proporzione era lo 0.01% e quindi in tre anni siamo cresciuti del 2000% – precisa con orgoglio Alessio, e prosegue – In fondo è la dimostrazione di come il mercato sia evoluto e parte di questo cambiamento riguarda il consumatore».
Idee belle da vedere e funzionali da utilizzare
La produzione è uno spazio di ottomila metri quadrati dove avvengono tutti i passaggi produttivi: dal progetto allo stampaggio, dall’assemblaggio all’assistenza post-vendita. Quarant’anni di esperienza per le materie plastiche: una ricerca tecnologica e stilistica costante, proiettata verso il continuo progresso dei prodotti. Il marchio propone casalinghi fortemente caratterizzati dal colore, dal design accattivante e dall’utilizzo di tecnologie innovative come il bimateriale. Lavorare sulla qualità, sulla resistenza, sulla usabilità: il tutto con un’attenzione continua al cliente. E poi c’è la distribuzione globale: grazie ad Amazon si va dall’Australia al Canada, con oltre cinquanta Paesi regolarmente riforniti.
La produzione è interamente Made in Italy e la continua ricerca non preclude la funzionalità e la praticità nell’utilizzo quotidiano dei prodotti. «La plastica è il materiale di base che viene sapientemente abbinato al vetro, alla ceramica e alla porcellana. Abbiamo creato prodotti pensando proprio alle esigenze quotidiane di chi ama e vive la casa con dedizione e attenzione. Soluzioni idonee al contatto con gli alimenti e che non temono i lavaggi in lavastoviglie. Perché queste soluzioni, ascoltando il mercato, diventano funzionali», dice Alessio. Particolare attenzione è per i prodotti antibatterici: dall’incontro con Microban è nata la linea Sanaliving, caratterizzata da un polimero plastico unico che non permette ai batteri presenti nell’acqua di casa di insediarsi nei piatti e nei bicchieri.
Made in Italy da tutelare
Una ricerca che va anche protetta. «La salvaguardia del proprio marchio è fondamentale per tutte le imprese: occorre iniziare sin da subito a procedere con i passi giusti per diventare grandi.
Sei mesi dopo il mio approdo su Amazon ho aderito al Registro Marche Amazon ritenendolo un chiaro esempio di come due aziende – Amazon e Omadadesign – possano collaborare per la reciproca tutela», dice Alessio. Il Registro Marche Amazon fornisce alle PMI strumenti che le aiutano a gestire e proteggere il proprio marchio ed è un servizio gratuito: più di 350.000 brand sono già registrati. Grazie all’utilizzo di strumenti efficaci, i marchi sono anche in grado di identificare e segnalare violazioni sospette. Così i clienti possono prendere decisioni d’acquisto con fiducia e consapevolezza.
C’è poi l’Intellectual Property Accelerator, lanciato da poche settimane in Europa: permette ai partner di vendita l’accesso ai più ampi servizi di Amazon per la protezione del marchio, prima che la registrazione venga ufficialmente rilasciata. Negli Stati Uniti IP Accelerator è attivo sin dal 2019: dal suo lancio Amazon ha collegato le PMI con studi di consulenza specializzati in materia di proprietà intellettuale, facendo generare ben 6.000 domande di registrazione di marchi presentate poi all’Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti. «Oggi ci riteniamo tutelati nei nostri diritti e nella nostra reputazione senza occuparci in prima persona di assistenze o richieste non coerenti con il nostro core business. E questo mi consente di essere ancora più concentrato nel mio lavoro», puntualizza Alessio. E in questo viaggio attraverso il digitale una cosa l’ha imparata e messa in pratica: per far crescere l’azienda bisogna smettere di essere venditore e iniziare a comportarsi da cliente.
Questo articolo è uscito il 26 Gennaio 2021 a firma di Giampaolo Colletti