Dal negozio fisico al digitale nel segno della trasparenza e della responsabilità

Dulàc Farmaceutici

Regione

Piemonte

Provincia

Torino

Città

Rivoli
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Nel torinese, quasi dieci anni fa, nasceva un’impresa familiare che realizzava prodotti per la cura della persona, integratori alimentari e articoli per animali domestici. Tanta ricerca e, con il tempo, l’apertura al digitale. Oggi Dulàc Farmaceutici adotta pratiche più sostenibili lungo tutta la filiera, dalla creazione del prodotto al momento della sua spedizione. Per Amazon, partner del Wwworkers Camp 2022, Giampaolo Colletti intervista Jacopo Gioè, responsabile marketplace di Dulàc

Ci sono molte aziende che non nascono nell’ambiente digitale, ma che con preparazione e consapevolezza ci arrivano: testa e cuore per posizionarsi online e dialogare con un pubblico potenzialmente raggiungibile in tutto il mondo. Clienti da ascoltare, valorizzare, curare in ogni aspetto. Questa è la storia di Dulàc Farmaceutici, impresa familiare di Rivoli, meno di cinquantamila abitanti nell’area metropolitana di Torino. Dal 2014 l’azienda sviluppa prodotti per la cura della persona, integratori alimentari e articoli per animali domestici. Tutto nasce dalla ricerca farmaceutica, ma con il tempo il lavoro è stato accelerato dall’uso del digitale e dei canali online di dialogo e vendita. Così, dopo due anni di rodaggio, nel 2016 Dulàc ha lanciato le prime linee sul mercato, sfruttando i canali fisici e, parallelamente, è approdata su Amazon. «Siamo nati con una prospettiva forse più ambiziosa, certamente trasversale, volendo ampliare il nostro raggio d’azione anche su cosmesi e nutrizione. L’azienda da cui Dulàc è nata non era ancora digitalizzata. In questo contesto il nostro approdo su Amazon ha lanciato un messaggio di innovazione e internazionalizzazione», racconta Jacopo Gioè, responsabile marketplace di Dulàc.  A oggi Dulàc su Amazon conta circa sessanta referenze e buona parte del suo fatturato proviene proprio dagli acquisti digitali. Quelli dallo store italiano continuano ad essere i maggiori a livello globale, seguiti da Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna, Paesi Bassi, Svezia e Polonia. Ora si punta a raggiungere anche Emirati Arabi, Giappone, Canada e Messico, adeguandosi alle normative burocratiche di ciascun Paese. «Investiamo nella ricerca, nella selezione accurata di materie prime e nel serrato controllo qualità per raggiungere il nostro obiettivo primario: prenderci cura del nostro cliente. In tutti i nostri prodotti prediligiamo l’utilizzo di materie prime di origine naturale, limitando l’impiego di oli minerali, siliconi e coloranti sintetici», precisa Gioè. Su Amazon, l’azienda partecipa al programma Climate Pledge Friendly dopo aver ottenuto la certificazione “Compact By Design”, che connota i prodotti con un design reso più efficiente dalla rimozione dell’acqua e dell’aria in eccesso, e che per questo occupano meno spazio quando vengono spediti. Tra gli obiettivi futuri dell’azienda c’è il lancio di nuovi prodotti cosmetici e un costante miglioramento del packaging. «Su questo fronte abbiamo sempre avuto un occhio di riguardo e non ci sentiamo mai arrivati», dice Gioè.

Come siete impegnati sul tema della sostenibilità?

L’impegno che serve per diventare un’azienda sostenibile è elevato: sono richiesti studio, ricerca e preparazione continua, che non riguardano il solo prodotto finale ma investono l’intero processo produttivo lungo tutta la filiera. Stiamo cercando di ottimizzare il più possibile il packaging, eliminando gli astucci esterni che riteniamo superflui e utilizzando materiale riciclato per gli involucri necessari. 

Quanto conta il riscontro dei clienti?

Tantissimo. Lavoriamo da tre generazioni affinché i nostri clienti possano adottare sane abitudini e perseguiamo questo obiettivo con buon senso e attenzione. Le ottime recensioni, frutto di un duro ma ripagato lavoro, sono il nostro miglior biglietto da visita. Basti pensare all’arnica gel, nostro prodotto di punta, che a gennaio contava circa tremila recensioni, salite a cinquemila in nemmeno sei mesi. Sono proprio le raccomandazioni dei clienti che ci permettono di mantenere i nostri prodotti sempre ben posizionati.

In che modo il digitale fa la differenza?

Nella nostra realtà il digitale ha abilitato l’automazione dei processi, migliorato la comunicazione con il cliente finale, e soprattutto ci ha fatto crescere nella raccolta e nell’analisi dei dati.


Quanto è importante per voi l’approccio circolare?

In tutti i nostri prodotti prediligiamo l’utilizzo di materie prime di origine naturale, limitando l’impiego di oli minerali, siliconi e coloranti sintetici. È essenziale ripensare il modello di business tradizionale in modo da minimizzare l’impatto ambientale e massimizzare l’efficienza delle risorse. Ciò significa riconsiderare l’intero ciclo di vita dei prodotti: dalla fase di progettazione a quella di distribuzione, utilizzo e, infine, al riciclo. In una prospettiva di economia circolare dobbiamo infatti cercare di ridurre al minimo lo spreco di materiali e risorse attraverso l’adozione di pratiche come il riciclo, il riuso e la riparazione.

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