Imprenditori a vent’anni tra sensibilità per la bellezza naturale e attenzione per il consumo responsabile.

Enoso

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Lazio

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Roma
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Storia di un’impresa che si declina al plurale. Perché la clientela, diventata una community appassionata e partecipe, è composta da persone accomunate dallo stesso proposito: abbandonare l’uso di cosmetici in confezioni di plastica a beneficio di prodotti vegani, naturali, etici e performanti. Per Amazon, partner del Wwworkers Camp 2022, Giampaolo Colletti intervista il team di Enooso.

Pensi di dover raccontare una piccola grande storia imprenditoriale tra valorizzazione del digitale e attenzione all’ambiente e ti trovi di fronte a una pluralità di storie, una connessa all’altra. Perché se c’è una cosa che colpisce nella biografia di Enoso – impresa romana dedicata alla creazione e alla commercializzazione di cosmetica solida – è il senso di coralità. Una storia che si fa portavoce di un bisogno collettivo, per l’appunto. Perché, in questo caso, la community è la colonna portante di un’intuizione geniale messa a sistema.

Ma andiamo con ordine. Tutto nasce nel 2018, a Roma, da tre amici e dal desiderio di valorizzare la loro accezione di bellezza: naturale e sostenibile. Così Gaia, Gianmarco e Valerio fondano Enooso, impresa che conta oggi un team di sette persone. I tre imprenditori pensano in grande sin dall’inizio, guidati da un obiettivo molto ambizioso: migliorare le vite dei propri coetanei, con un occhio di riguardo all’impatto ambientale. «In questi anni abbiamo sviluppato diverse linee di cosmetica solida e abbiamo utilizzato Amazon come nostra vetrina principale», ricorda Valerio. «Siamo partiti con un solo prodotto, realizzato con cura nel nostro laboratorio: uno shampoo solido. Volevamo che fosse puro: solo ingredienti naturali e vegani, cruelty-free, con packaging riciclati e riciclabili, senza additivi e senza alcuna sostanza nociva per l’ambiente o per la pelle», racconta Valerio. 

Da quell’idea diventata prodotto arriva il successo in termini di vendite e di relazioni. E così, al primo articolo, sono seguite ulteriori proposte. «Alla nostra community offriamo prodotti autentici, sicuri, naturali, economici e comodi da portare in viaggio, per diffondere un modo green e genuino di vivere la bellezza. Amiamo gli animali, per questo nessuno dei nostri prodotti è testato su di loro. Il concetto di bellezza è qualcosa di più profondo e meno materiale di quanto ci si immagina. Quando siamo in armonia con noi stessi è la nostra stessa vita a trarne beneficio: l’autenticità è correlata a molti aspetti del benessere e della salute mentale: l’autostima, la vitalità, la voglia di fare e di creare», precisa Valerio.

L’idea di realizzare prodotti tenendo conto dei precetti sostenibili c’è da sempre, ma il suo sviluppo e la relativa concretizzazione avvengono in fase di emergenza pandemica. «Grazie ad Amazon siamo potuti arrivare più velocemente nelle case della nostra community», dice Valerio. «Le formule di principi attivi concentrati in uno shampoo solido non solo offrono una durata del prodotto superiore rispetto al suo corrispettivo liquido ma permettono di risparmiare l’ingente quantità di acqua necessaria per la produzione degli shampoo tradizionali, oltre che di azzerare l’utilizzo della plastica. Lo shampoo solido ha fatto dunque da apripista all’intera produzione aziendale, che è cresciuta strutturandosi secondo quattro differenti linee di prodotto: capelli, corpo, viso e relativi accessori».

“Le formule di principi attivi concentrati permettono di risparmiare grande quantità di acqua e di azzerare l’utilizzo della plastica”

Valerio, in cosa potete definirvi un’azienda circolare? 

La nostra economia circolare, nata dall’unione di innovazione tecnologica e ricerca, mira a ridurre lo spreco di materie prime e quindi si rispecchia nell’eliminazione di acqua durante la produzione dei detergenti e dello shampoo solido. Poi ci sono i nostri packaging, composti da carta riciclata proveniente da scarti agro-alimentari e realizzata con sottoprodotti di lavorazioni agro-industriali, che sostituiscono fino al 15% della cellulosa proveniente da un albero.

Dal laboratorio alla casa del cliente. Come si abbattono quei costi sull’ambiente?

È un elemento essenziale e delicato. Noi abbiamo scelto di collaborare con Movopack, con il quale offriamo un servizio completo di logistica circolare evitando lo spreco di packaging secondari per la spedizione: il consumatore finale riceve il prodotto con il packaging riciclato e riutilizzabile. Dopodiché, grazie alla spedizione prepagata, la scatola si ripiega in una piccola busta che può essere inserita in qualsiasi casella postale al mondo.

“Il consumatore finale riceve il prodotto con il packaging riciclato e riutilizzabile. La scatola si ripiega e può essere inserita in qualsiasi casella postale al mondo”

C’è, secondo voi, un elemento che contraddistingue un’azienda che si definisce circolare? Bisogna ragionare in termini di circolarità in qualsiasi scelta e fase operativa. L’attenzione all’ambiente non può essere accessoria, ma deve diventare parte integrante di ogni azione e decisione aziendale. Questi i valori che, in qualità di giovani imprenditori, ci teniamo a veicolare. È questa la mentalità che ci contraddistingue.

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