Quella passione di famiglia per piante ed erbe del territorio
Vegas Italia
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NapoliLa ricerca di materie prime eccellenti, l’impegno per ridurre l’imballaggio esterno, l’attenzione per l’ambiente. Così nel 2017 nasce Vegas Italia, l’impresa napoletana a conduzione familiare che crea e vende prodotti cosmetici naturali. Per Amazon, partner del Wwworkers Camp 2022, Giampaolo Colletti intervista il team di Vegas.
L’attenzione alla botanica locale come passione ereditaria. A Napoli c’è una squadra composta da giovanissimi imprenditori che ha deciso di fare impresa partendo da un tesoro nascosto e talvolta sottostimato: le eccellenze botaniche del territorio.
Così l’attenzione alla flora locale può divenire ereditaria. Perché dietro a Vegas Italia, azienda nata sei anni fa dall’idea di commercializzare prodotti cosmetici che rispettassero l’ambiente, ci sono due nuclei familiari. Siamo a Napoli, terra di intuizioni geniali messe a sistema con coraggio e consapevolezza. Qui l’azienda affonda le sue radici nella passione di un papà biologo, da sempre impegnato nello studio di farmaci e cosmesi. Origini antiche e tradizionali per una gestione giovane e dinamica. Non a caso Vegas è l’acronimo dei nomi di tutti i figli dei due nuclei familiari, impegnati a gestire l’impresa: Vincenzo, Elisabetta, Gabriele, Antonio e Simone. Una squadra che ha mosso i primi passi negli anni universitari e caratterizzata da una forte padronanza dei canali digitali, che ha portato ad adottarli come principale strumento di comunicazione attraverso cui veicolare i valori del brand e dei suoi prodotti. «Per noi Amazon ha rappresentato il connubio perfetto tra l’attività di vendita e quella di informazione. Abbiamo provato sin dall’inizio a rendere il consumatore più consapevole circa i prodotti che utilizza tutti i giorni. L’approdo su Amazon ci ha permesso di crescere ed entrare a far parte della vetrina Made in Italy, sinonimo dell’eccellenza italiana, garantendoci una visibilità nazionale e internazionale. Nel 2021 siamo stati selezionati da Amazon stessa come storia di successo da raccontare al pubblico», racconta Vincenzo Savarese.
Il digitale come punto di partenza e di arrivo, ricerca e innovazione come tappe intermedie: «Semplifica tutti i processi che quotidianamente affrontiamo. Ci permette di avere il controllo sullo stoccaggio dei prodotti, di rendicontare le attività di vendita prevedendo l’andamento della società e di mantenere costante il contatto con i clienti. Ripensando al periodo dell’emergenza pandemica, molte aziende hanno dovuto ricostruire da zero il loro business adattandosi all’impossibilità del contatto diretto con i consumatori. Per noi non è stato così, dal momento che siamo nati “digitali” e ci siamo fatti trovare pronti ad affrontare le difficoltà della pandemia. Questa è stata una differenza importante tra la nostra azienda Internet-based e le altre, con modelli di business tradizionali», precisa Vincenzo Savarese.
“Il digitale semplifica tutti i processi. Ci permette di avere il controllo sullo stoccaggio dei prodotti, di rendicontare le attività di vendita, di mantenere costante il contatto con i clienti”
Abbracciare la rete per fare la differenza. Da necessità a virtù, perché la scelta di adottare il canale digitale, nata come obbligata, con il tempo ha saputo rivelarsi vincente. «A differenza di grandi e già noti brand che hanno la possibilità di investire importanti risorse economiche in pubblicità (sui giornali, nei manifesti e in televisione), piccole aziende a conduzione familiare, come quella che rappresento oggi, hanno meno disponibilità da questo punto di vista. Ed è per questo che crediamo che lo sviluppo di una strategia di comunicazione e marketing online, oltre a essere più in linea con le nostre disponibilità, soddisfi al meglio i nostri bisogni. La scelta di puntare sul digitale per la commercializzazione di prodotti cosmetici (nonostante fosse estremamente rischiosa poiché la vendita fisica, in farmacia, ha margini decisamente maggiori) si è dimostrata una giusta intuizione. Inoltre, abbiamo scelto come partner aziende produttrici per le quali il rispetto ambientale e la riduzione del consumo delle risorse del pianeta sono temi prioritari», dice Vincenzo.
“La scelta di puntare sul digitale per la commercializzazione di cosmetici, nonostante fosse rischiosa poiché la vendita in farmacia ha margini maggiori, si è dimostrata una giusta intuizione”
Vincenzo, abbiamo parlato di consapevolezza. Oggi chi vi sceglie?
Il nostro cliente è attento all’ambiente e al patrimonio botanico e culturale delle diverse regioni italiane. Far conoscere le eccellenze che il nostro territorio offre nell’ambito galenico è fondamentale per noi.
Avete lanciato anche un secondo brand. Che caratteristiche presenta?
Venere’s Secrets è il nostro secondo brand, da poco presente online: si tratta di una linea di cosmetici premium fatti con principi attivi biologici selezionati per offrire sempre il meglio della galenica italiana.
Cosa conta di più nel vostro lavoro?
Tutto parte dalle persone, che fanno sempre la differenza. La nostra azienda è composta da un capitale umano con competenze diverse e profili professionali eterogenei: siamo persone con qualifiche che spaziano dalla laurea in materie scientifiche fino a quelle umanistiche, passando per l’ambito economico. Tutto ciò ci consente una preparazione ampia e a tutto tondo.
“Tutto parte dalle persone, che fanno sempre la differenza. La nostra azienda è composta da un capitale umano con competenze diverse e differenti profili professionali”
In cosa potete definirvi un’azienda circolare?
Secondo noi, nel 2023, una caratteristica ormai imprescindibile per le aziende è la capacità e la propensione al riutilizzo delle materie prime. Il concetto di circolarità si declina all’interno della nostra impresa a più livelli. Si pensi per esempio al packaging, un involucro esterno pronto per essere scartato ed eliminato a pacco consegnato. Per questa ragione il nostro è ridotto al minimo, scelta che ci ha permesso di ottenere da Amazon la certificazione Compact By Design, che premia i prodotti da cui sono state rimosse l’aria e l’acqua in eccesso, riducendo così l’impatto ambientale degli imballaggi e delle relative spedizioni.